Un collettivo chiama la Comunità internazionale ad intervenire d'urgenza per garantire i diritti di Mustapha Salma
22/09/2011
Un anno dopo il divieto fatto a Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud, dal Polisario di rientrare ai campi di Tindouf, un collettivo internazionale sostenendolo, lancia un appello alla Comunità internazionale per chiamare alla fine del calvario di questo militante sahraoui che osserva un SIT IN aperto dinanzi all'ufficio dell'ACR a Nouakchott.
Questi membri del collettivo internazionale hanno chiamato, mercoledì a Bruxelles, le Comunità europee ed internazionali come pure le ONG di difesa dei diritti umani, di intervenire d'urgenza per garantire i diritti del militante.
Mustapha Salma durante la sua visita a Smara In una lettera indirizzata, in particolare, all'insieme dei responsabili delle istituzioni europee, il collettivo condanna il mutismo europeo ed internazionale sulla situazione " tragica" del militante sahraoui, allontanato da forza dal fronte Polisario della sua famiglia sequestrata a Tindouf.
" Noi cicirelli un appello alla Comunità internazionale per intervenire d'urgenza e fare pressione sull'Algeria e Polisario affinché Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud possa usufruire interamente dei suoi diritti legittimi e trovare la sua famiglia" , si legge in questa lettera, di cui la MAP ha ricevuto copia mercoledì.
Questa lettera è firmata della signora Gisèle Mandaila, ex-segretario di Stato belga alla famiglia ed ai diritti del bambino e deputato al Parlamento di Bruxelles, la signora Latifa Ait-Baala, giurista francese, monsignore Jean Abboud, giurista internazionale ed il sig. Ignacio Marin, giornalista spagnolo.
Ricordando l'atto di rapimento " indegno" il 22 settembre 2010 di Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud, da parte della milizia del Polisario e la sicurezza militare algerina, dopo le sue dichiarazioni il 9 agosto 2010 allora di una conferenza stampa nella sua città indigena di Smara, il collettivo sottolinea che il militante sahraoui è stato fermato e condotto verso una destinazione sconosciuta, al suo ritorno in Algeria dopo questa conferenza.
Al giorno dopo di quest'arresto, prosegue la missiva, il collettivo aveva denunciato con il più grande indignazione questo sequestro organizzando un SIT IN dinanzi alla sede della Commissione europea e del Consiglio dell'Ue.
" Dall'ultimo 30 novembre , Mustapha Salma è stato rimesso al delegato del HCR a Nouakchott in Mauritania. È sempre in attesa di una soluzione umanitaria, che passa da SIT dinanzi alla sede dell'ACR a Nouakchott agli scioperi della fame senza alcuna emozione della Comunità internazionale" , deplorano i membri del collettivo, che aggiunge che dopo la sua " liberazione" il 6 ottobre scorso alla pressione della società civile internazionale, è diventato personae non grata in Algeria dopo 31 anni di vita nei campi di Tindouf.
Un anno si è smaltito su fondo di silenzio complice della Comunità internazionale e delle istituzioni europee, deplora il collettivo, che sfida i responsabili europei ed i militanti dei diritti dell'Uomo " affinché qualsiasi misura sia adottata al livello dell'Ue, in modo da questo che una soluzione umanitaria sia trovata d'urgenza in attesa di garantire i diritti e libertà fondamentali di Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud".
La lettera è indirizzata al presidente del Consiglio dell'Ue, alla presidenza polacca dell'Ue, al presidente della Commissione europea, all'alta rappresentante dell'unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al presidente del Parlamento europeo, così che alle segretarie generali d'Amnesty International e di Human Rights Watch.
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
Il portale del Sahara occidentale:
Il portale della cultura hassani:
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
Il portale dello sviluppo sociale nelle regione del sahara occidentale:
Il portale delle città del sahara occidentale: